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Massacro di Rupperswil (AG): alto rischio recidiva, cure possibili

Per motivi di spazio e di sicurezza il processo sul massacro di Rupperswil si tiene nei locali della polizia mobile di Schafisheim, nel cantone di Argovia KEYSTONE/WALTER BIERI sda-ats

(Keystone-ATS) Pur denotando un alto rischio di recidiva, lo svizzero di 34 anni processato in Argovia per il quadruplo assassinio di Rupperswil è disposto a sottoporsi a una terapia.

Per lo psichiatra Elmar Habermeyer, autore della prima perizia presentata oggi in apertura del processo, esistono i presupposti sia per una terapia ambulatoriale da assolvere durante l’esecuzione della pena, sia per una terapia stazionaria in una struttura chiusa.

Habermeyer raccomanda di sottoporre l’imputato in un primo momento a cure ambulatoriali. In vista di un eventuale rilascio, il 34enne andrebbe inoltre sottoposto a cure stazionarie. Non ci si può tuttavia aspettare che una terapia possa “cancellare” le sue tendenze pedofile, ha sottolineato lo psichiatra.

Stando alla perizia, l’uomo accusato del “massacro di Rupperswil” era “pienamente imputabile” al momento dei fatti. Era cosciente di andare contro la legge ed ha pianificato le sue azioni nei minimi particolari, ha detto lo psichiatra.

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