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Massacro Rupperswil: l’omicida non ha abusato in passato

Il materiale usato dall'assassino di Rupperswil. KEYSTONE/KAPO AG sda-ats

(Keystone-ATS) Finora non è emerso alcun indizio che faccia pensare che l’assassino di Rupperswil (AG) in passato si sia avvicinato con intenti sessuali a bambini o giovani.

Lo ha indicato oggi il ministero pubblico argoviese, che per i prossimi giorni e settimane annuncia vaste indagini nell’ambiente dell’omicida.

Oggi le autorità inquirenti hanno informato i funzionari e i genitori degli allievi della squadra Seetal Selection che non vi sono indicazioni riguardo a precedenti atti penali da parte del 33enne attivo nella società sportiva. In particolare non sono noti abusi sessuali.

La procura promette di effettuare indagini a tappeto e interrogatori in tutti le società calcistiche in cui l’uomo arrestato giovedì per il massacro di Rupperswil ha lavorato quale allenatore o coordinatore.

Anche in nome delle società sportive in questione, il ministero pubblico e la polizia cantonale argoviese invitano peraltro i media di astenersi dal cercare ulteriore contatto con funzionari, allievi o genitori.

Per stabilire il rischio di recidiva e l’imputabilità del pluriomicida nei prossimi giorni sarà richiesta una perizia psichiatrica.

Come noto durante i primi interrogatori avvenuti dopo l’arresto, svoltosi giovedì, l’uomo ha ammesso di aver ucciso il 21 dicembre scorso in una casa di Rupperswil una donna di 48 anni, i suoi due figli di 13 e 19 anni e l’amica 21enne del primogenito. L’assassino ha inoltre abusato sessualmente del 13enne.

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