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Medici ospedali: sempre meno tempo per pazienti, più stress

(Keystone-ATS) Negli ospedali svizzeri i medici per le “cure somatiche acute” possono dedicare ormai soltanto un terzo del loro tempo ai pazienti, e addirittura solo un quarto in psichiatria e riabilitazione. È quanto emerge da uno studio della federazione FMH.

Sebbene la grande maggioranza dei medici ospedalieri rimangano soddisfatti della loro attività professionale – si legge in una nota della FMH – circa la metà si lamenta dello stress e i diretti interessati esprimono riserve riguardo all’introduzione, prevista per il 2018, dei nuovi sistemi tariffari TARPSY per la psichiatria e ST Reha per la riabilitazione. Questi verranno ad aggiungersi al sistema di fatturazione in base al principio del “forfait per caso” clinico denominato SwissDRG (Diagnosis Related Groups), applicato dal 2012 dagli ospedali di cure somatiche acute.

Dall’indagine rappresentativa, effettuata annualmente dal 2011 per conto della FMH (Federazione dei medici svizzeri) dall’istituto di sondaggi gfs.bern che ha interrogato circa 1300 professionisti, emerge che nel corso degli ultimi quattro anni i medici in cure somatiche acute hanno dedicato in media circa 15 minuti in più al giorno ai lavori di documentazione. I più colpiti sono i medici assistenti, che nel 2015 hanno dedicato il 27% del loro tempo di lavoro a questa mansione. “Fatto tanto più criticabile” – afferma la FMH – visto che proprio loro, ai fini della formazione, dovrebbero passare il maggior tempo possibile con i pazienti.

Soddisfatti nonostante lo stress

Dal sondaggio emerge anche che dal 2013 è aumentata la proporzione di medici ospedalieri frequentemente esposti allo stress. Oggi circa la metà di loro se ne lamenta. Tuttavia, nonostante il pesante carico di lavoro, la maggioranza si dice soddisfatta o piuttosto soddisfatta, grazie tra l’altro a una forte identificazione alla professione e a una buona collaborazione in seno alla propria équipe.

Riguardo ai nuovi sistemi tariffari TARPSY e ST Reha, l’indagine mostra che oltre la metà degli psichiatri e il 30% degli specialisti di riabilitazione sono “chiaramente o piuttosto contrari” alla loro introduzione.

Sistema bonus sempre più diffuso

Lo studio rileva ancora che negli ospedali svizzeri per le cure somatiche acute si diffonde sempre più il pagamento di bonus legati alle prestazioni: ne beneficiano ormai tra un quinto e un quarto dei primari e il 6% dei capiclinica.

La FMH si oppone a questo sistema, rilevando che può comportare effetti controproducenti. La situazione diventa problematica quando l’incentivo a effettuare il maggior numero di operazioni – a volte inutili – primeggia sulla qualità delle cure fornite ai pazienti. Nei trenta giorni precedenti lo studio, gli interpellati hanno ammesso di aver praticato in media 0,9 operazioni non necessarie dal punto medico.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

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