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Mercato immobiliare: forte aumento locali vuoti nel III trimestre

(Keystone-ATS) Il tasso di abitazioni vuote è nettamente cresciuto nel terzo trimestre, soprattutto a causa della moltiplicazione dei progetti di costruzione e in particolare nelle regioni turistiche e nelle periferie degli agglomerati. Una tendenza attesa, ma non in maniera così forte, rileva il Credit Suisse nel suo monitor trimestrale del settore immobiliare pubblicato oggi. Complessivamente in Svizzera a inizio luglio il tasso di alloggi sfitti rappresentava l’1,08% dell’offerta globale.

Al 1. giugno erano vuote 45’748 abitazioni, registrando con un +5’740 unità l’aumento più consistente dal 1997. Rispetto al numero complessivo di alloggi, ne risultava sfitto l’1,08%. Più di un terzo dell’incremento è ascrivibile ai comuni turistici in cui però si trova soltanto il 7% delle abitazioni. Ciò dovrebbe essere dovuto in buona parte alle nuove condizioni quadro legate all’approvazione dell’iniziativa sulle abitazioni secondarie.

La cospicua produzione di nuovi alloggi ha contribuito all’aumento delle disponibilità abitative soprattutto nel segmento delle abitazioni in affitto, cresciute rispetto al valore dell’anno precedente di oltre 4’000 unità a 35’841. Anche nella proprietà è salito nettamente il numero di abitazioni vuote (+1’565 unità); a contribuire alla riduzione della domanda sono state le regolamentazioni adottate e il livello dei prezzi cresciuto in molte zone.

Il mercato delle abitazioni in affitto nel 2014 gode ancora di una domanda forte. Il lieve calo registrato nel saldo dell’immigrazione (-4% tra gennaio e luglio rispetto ai primi sette mesi del 2013) viene compensato da un passaggio più lieve dal mercato degli locali in affitto a quello degli alloggi di proprietà. I cambiamenti strutturali dell’immigrazione lasciano però ipotizzare che sia stato superato l’apice.

Nel secondo trimestre la crescita dei prezzi per le abitazioni di proprietà rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente ha leggermente superato quella registrata nei primi tre mesi del 2014, con un +3% per gli appartamenti e un +2,7% per le case unifamiliari. Nel confronto a lungo termine tale incremento resta però al di sotto degli aumenti medi dal 2000, che si attestano rispettivamente a un +4,9% e un +3,4% annuo. L’attenuazione più marcata si è registrata nelle regioni caratterizzate da prezzi più elevati, ossia intorno al Lemano e ai laghi di Zurigo e di Zugo.

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