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Migranti: operazione europea Sophia prorogata per altri 6 mesi

Forze speciali austriache partecipano a un'esercitazione dell'Operazione Sophia (2016). KEYSTONE/EPA/CHRISTIAN BRUNA sda-ats

(Keystone-ATS) L’operazione europea antiscafisti Sophia è stata prorogata di altri sei mesi nel formato attuale, cioè priva dei suoi mezzi navali. Lo hanno deciso gli ambasciatori all’odierna riunione del Comitato politico e di sicurezza dell’Ue (Cops).

Lo apprende l’agenzia italiana ANSA da fonti diplomatiche europee.

L’operazione Sophia, ufficialmente denominata European Union Naval Force Mediterranean e conosciuta anche con l’acronimo EUNAVFOR Med, è la prima operazione militare di sicurezza marittima lanciata dall’Unione europea, che opera nel Mediterraneo centrale. Ha iniziato le attività nel giugno 2015.

L’operazione è stata avviata in conseguenza dei naufragi avvenuti nell’aprile 2015 che hanno coinvolto diverse imbarcazioni che trasportavano migranti dalla Libia. Lo scopo dell’operazione era quello di neutralizzare le consolidate rotte della tratta dei migranti nel Mediterraneo. La sede operativa si trova a Roma.

Lo scorso marzo Bruxelles ha tuttavia deciso la sospensione dell’impiego delle unità navali per le attività di pattugliamento del Mediterraneo centrale a causa dell’impossibilità di trovare un accordo tra i 28 Paesi membri dell’Ue sullo sbarco anche in porti diversi da quelli italiani delle persone salvate in mare. Sono invece state rafforzate le altre attività della missione Sophia, cioè quelle di pattugliamento aereo e di addestramento-supporto alla guardia costiera libica.

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