Ministro accusato di evasione in Svizzera, “ne uscirò pulito”
(Keystone-ATS) Il ministro del bilancio francese, Jérôme Cahuzac, in un comunicato ha assicurato di accogliere “con soddisfazione” l’apertura di un’indagine preliminare nei suoi confronti da parte della magistratura, che intende verificare l’esistenza di un suo conto non dichiarato in Svizzera.
Il procedimento permetterà di dimostrare la completa innocenza del ministro rispetto alle assurde accuse di cui è oggetto, si legge nella nota.
Il reato di cui è accusato Cahuzac, ha spiegato la procura, è “occultamento di frode fiscale”, ovvero l’aver tentato di nascondere una truffa all’erario, nel caso specifico aprendo un conto segreto nella Confederazione. in Svizzera.
Secondo quanto affermato nelle scorse settimane dal sito d’informazione indipendente Mediapart, il ministro avrebbe detenuto fino al 2010 un conto segreto alla filiale Ubs di Ginevra, che sarebbe poi stato chiuso, con trasferimento dei fondi su un altro conto, stavolta a Singapore. Le informazioni venivano dalla testimonianza di un ex agente del fisco, che aveva svolto indagini personali e private su Cahuzac, e sulla registrazione di una telefonata in cui si sente un uomo, che secondo il sito è proprio il ministro, parlare del suo conto in Svizzera e della volontà di chiuderlo.
L’interessato aveva subito reagito alle accuse, negando “nell’insieme e nel dettaglio” quanto riportato da Mediapart e annunciando l’intenzione di fare causa per diffamazione. Sottolineando in particolare che la registrazione, elemento cruciale nella ricostruzione, sarebbe stata fornita al sito da un suo noto avversario politico, sconfitto nel 2001 alle elezioni per il posto di sindaco di una cittadina del sudovest, Villeneuve-sur-Lot.
La palla passa ora nelle mani della procura di Parigi, che, spiega ancora la nota, procederà “alle verifiche relative all’autenticità e al contenuto della registrazione, oltre che a tutte le testimonianze necessarie per giungere alla manifestazione della verita”.
