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Modifica Legge lavoro: limitazioni vanno contro il libero mercato

(Keystone-ATS) La modifica della legge su lavoro, in votazione il 22 settembre, non servirà a liberalizzare selvaggiamente gli orari di apertura dei negozi, ma semplicemente a evitare che lo Stato decida quali prodotti si possano vendere di notte. È quanto ha voluto chiarire oggi in una conferenza stampa a Berna il comitato favorevole alla revisione.

La modifica prevede che i negozi delle stazioni di servizio possano impiegare personale di notte qualora l’offerta di prodotti risponda ai bisogni dei viaggiatori. Sindacati e organizzazioni ecclesiastiche hanno promosso con successo il referendum.

I punti vendita interessati dal testo hanno già oggi il permesso di impiegare personale durante la notte. La differenza rispetto al possibile scenario futuro è che attualmente una parte della merce non può essere venduta ai clienti. Che lo Stato decida quali debbano essere i prodotti a disposizione di notte (ad esempio i cervelat sì e i bratwurst no) è semplicemente assurdo, sostengono i fautori della modifica, confermando dichiarazioni già rilasciate in passato.

“Istruzioni burocratiche” come quelle presenti nell’attuale legge sono l’opposto di un sistema economico liberale, ha affermato il direttore dell’Unione svizzera delle arti e mestieri (USAM) Hans-Ulrich Bigler. Bisogna mettere fine a questa assurda “limitazione di assortimento”, gli ha fatto eco il consigliere nazionale Gerhard Pfister (PPD/ZG).

Secondo le norme attualmente in vigore, le stazioni di servizio non possono impiegare personale per la vendita di determinati articoli tra l’1.00 e le 5.00, nonché la domenica. In queste fasce devono impedire l’accesso a una parte dell’area di vendita, benché il personale sia comunque presente per il rifornimento di carburante e nella caffetteria.

Non si tratta di permettere a qualunque negozio di aprire i battenti 24 ore su 24, ha affermato il consigliere nazionale Jean-Pierre Grin (UDC/VD). In effetti già numerosi esercizi che potrebbero tenere aperto tutta la notte vi rinunciano per leggi di mercato. Questo non cambierà di certo con la modifica delle normative, ha aggiunto.

Per finanziare la campagna il comitato dispone di alcune centinaia di migliaia di franchi provenienti da associazioni economiche.

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