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Morto l’ambasciatore russo all’Onu, attacco cardiaco

L'ambasciatore russo alle Nazioni Unite, Vitaly Churkin (foto d'archivio). KEYSTONE/AP/RICHARD DREW sda-ats

(Keystone-ATS) L’ambasciatore russo alle Nazioni Unite, Vitaly Churkin, è morto a causa di un attacco cardiaco. Lo riporta il ministero degli Esteri in una nota ripresa dalle agenzie russe.

“Il ministero degli Esteri russo – riferisce il dicastero in una nota – con profondo dolore annuncia che il rappresentante permanente della Russia presso le Nazioni Unite, Vitali Ivanovich Churkin, è morto improvvisamente a New York il 20 febbraio, un giorno prima del suo 65esimo compleanno”.

“L’eminente diplomatico russo – si legge ancora nel comunicato del ministero degli Esteri di Mosca, ripreso dalle agenzie – è deceduto durante il lavoro. Porgiamo sincere condoglianze alla famiglia di Vitali Ivanovich Churkin”.

Churkin era ambasciatore russo presso le Nazioni Unite dall’aprile del 2006. In precedenza era stato ambasciatore in Belgio e in Canada e rappresentante speciale del presidente russo per i colloqui sull’ex Jugoslavia (1992-1994).

Nato a Mosca nel 1952, Churkin si era laureato nel 1974 all’Istituto statale per le relazioni internazionali. Aveva conseguito anche un dottorato di ricerca in storia. Lascia la moglie e due figli. Secondo il vice ambasciatore russo all’Organizzazione delle nazioni unite, Vladimir Safronkov, citato dall’Ap, Churkin si è sentito male nel suo ufficio nella missione diplomatica della Russia all’Onu ed è stato portato al Columbia Presbyterian Hospital, dove è deceduto.

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