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Morto mons. Bernard Genoud

(Keystone-ATS) LOSANNA – Mons. Bernard Genoud, l’80esimo vescovo di Losanna, Friburgo e Ginevra, è morto ieri sera, all’età di 68 anni in seguito a un cancro al polmone contro il quale ha lottato con coraggio fino all’ultimo. I funerali si terranno nella cattedrale St-Nicolas di Friburgo, sabato alle 10.00
Mons. Genoud, che ha reso pubblica la sua malattia all’inizio dell’ottobre 2009, “è stato ammirabile e di una serenità notevole”, ha detto Römy Berchier, vicario generale della diocesi di Losanna, Ginevra e Friburgo alla Radio svizzero romanda (RSR). Nel corso di questo ultimo anno “ha dato prova di fede e di serenità”.
Il corpo del defunto riposerà nella cappella del vescovado domani dalle 11:00 alle 16:00 e venerdì dalle 11:00 alle 18:45 ha annunciato oggi il servizio diocesano dell’informazione. Una veglia di preghiera sarà celebrata venerdì alle 19:00 nei cantoni della diocesi.
Nato a Châtel-St-Denis (FR) nel 1942, mons. Genoud è stato ordinato sacerdote nel giugno 1968. E’ stato professore di filosofia al “collège du Sud”, a Bulle (FR), dal settembre 1976 all’agosto 1994, quindi rettore del seminario diocesano. Era considerato un discepolo del cardinale Charles Journet (1891-1975), il teologo che ha marcato l’orientamento della Chiesa dopo il Concilio Vaticano II.
Consacrato vescovo il 24 maggio 1999, ha fatto parte del presidio della Conferenza episcopale elvetica dal 2007, ricoprendo tra l’altro la carica di presidente del gruppo francofono del comitato episcopale europeo per i media.
I membri della Conferenza dei vescovi svizzeri (CVS) ricordano con riconoscimento il loro confratello, ha comunicato la stessa CVS. “Vicino agli uomini, possedeva il dono dei annunciargli il Vangelo con fervore e chiarezza e di renderli testimoni del Cristo”. Sapeva esercitare il suo ministero “con una grande sensibilità”. Vicino alla gente Mons. Genoud ha sempre tenuto ad andare loro incontro.
“Vicinanza”, questo è il termine che torna in tutte le reazioni: questa qualità ha anche colpito la consigliera nazionale Thérèse Meyer-Kaelin che si è espressa alla TSR dalla sala dei passi perduti di Palazzo federale.

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