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Morto Piero Gelmini, il ‘don’ dei tossicodipendenti

(Keystone-ATS) Il ‘don’ se ne è andato. Don Pierino Gelmini è morto nella ‘casa’ di Molino Silla di Amelia, in provincia di Terni, dove si trova la sede centrale della Comunità Incontro, “assistito fino in ultimo” dai “suoi ragazzi” che per anni ha aiutato a uscire dalla tossicodipendenza, ha sottolineato commosso Giampaolo Nicolasi, stretto collaboratore del religioso.

Era malato da tempo. Affetto da varie patologie e da demenza senile, a don Pierino era stato recentemente sostituito il pacemaker. Da oltre un anno non si muoveva più dalla sua camera.

Nato a Pozzuolo Martesana in provincia di Milano, il 19 gennaio 1925 (ma registrato il giorno successivo), Pietro Gelmini è stato per tutti ‘don Pierino’ o più semplicemente ‘il don’. Impegnato fin da giovane nell’assistenza dei giovani alle prese con problemi di tossicodipendenza.

Una vita segnata dall’incontro, il 13 febbraio del 1963, con Alfredo, sui gradini della chiesa di Sant’Agnese, in piazza Navona a Roma. “A zì prete, damme ‘na mano”, gli disse per poi aggiungere: “nun vojo soldi. Nun vedi che sto male?”. Alfredo venne accolto in casa da don Gelmini, che da quel momento cominciò il suo impegno con i tossicodipendenti.

Nel settembre del 1979, poi, il trasferimento alle porte di Amelia. Dove c’era solo un molino diroccato. Quella che era chiamata la valle delle streghe venne presto ribattezzata la ‘valle della speranza’. Oggi, Molino Silla è la casa madre e il centro operativo della Comunità Incontro, con 164 sedi residenziali in Italia e 74 sedi in altri Paesi, come Spagna, Francia, Svizzera, Slovenia, Croazia, Thailandia, Bolivia, Costa Rica, Brasile, Stati Uniti (a New York) e Israele (Gerusalemme). Una realtà internazionale che vanta un seggio all’Onu come organizzazione non governativa.

Negli ultimi anni don Gelmini è stato però anche al centro di una complessa inchiesta giudiziaria coordinata dalla procura Terni. È stato infatti accusato di avere molestato sessualmente una decina di allora ospiti della Comunità. Addebiti ai quali si è sempre proclamato estraneo, rivendicando sempre con fermezza e vigore la correttezza del suo comportamento.

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