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MPC: nuovo capitolo nella vicenda Khrapunov

(Keystone-ATS) Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) ha aperto una nuova inchiesta in Svizzera sulla vicenda che vede coinvolto l’ex ministro kazako Viktor Khrapunov. L’Informazione, diffusa dalla “Schweiz am Sonntag”, è stata confermata dalla Procura federale.

Il procedimento contro ignoti riguarda un tentativo di acquisizione illecita di dati, accesso indebito a un sistema per l’elaborazione di dati, danneggiamento di dati e atti compiuti senza autorizzazione per conto di uno Stato estero.

L’MPC non fornisce altre dettagli visto che l’inchiesta è in corso. Secondo la “Schweiz am Sonntag”, il procedimento è stato avviato su richiesta di persone dell’entourage dell’ex ministro. Nel mirino della giustizia ci sarebbero una società privata di intelligence e uno studio di avvocatura di Zurigo.

Khrapunov, ex sindaco di Almaty (già Alma Ata) ed ex ministro dell’energia e delle misure d’emergenza, si era dimesso dalle funzioni ministeriali nel 2007. Dal 2008 vive con la moglie Leila nel canton Ginevra e ha chiesto asilo in Svizzera dopo aver rotto con il regime del presidente Nursultan Nazarbaiev.

La giustizia ginevrina ha già aperto nel novembre 2012 un procedimento per riciclaggio di denaro nei riguardi dei coniugi, bloccandone i conti bancari, in seguito a una richiesta di assistenza giudiziaria del Kazakistan. Il patrimonio era stato allora valutato tra i 300 e i 400 milioni di franchi dal periodico Bilan.

“Le autorità del Kazakistan sospettano la coppia di essersi arricchita in modo fraudolento quando il marito era al potere nel paese”, aveva allora dichiarato all’ats il procuratore ginevrino Jean-Bernard Schmid.

La coppia Khrapunov, dal canto suo, ha negato qualsiasi addebito, denunciato un procedimento “di carattere politico” e accusato le autorità giudiziarie “controllate dal presidente Nazarbaiev” di aver “allestito un dossier” a suo carico.

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