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MPC: procedimento penale contro membro Consiglio centrale islamico

(Keystone-ATS) Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) ha aperto un procedimento penale nei confronti di un membro del Consiglio centrale islamico della Svizzera (IZRS) e di ignoti.

L’accusa è di violazione dell’articolo 2 della legge federale che vieta i gruppi “Al Qaida” e Stato islamico”, così come le organizzazioni associate.

Alla persona interessata si contesta di aver illustrato un suo viaggio in regioni siriane in conflitto in un video di propaganda, senza prendere esplicitamente le distanze dalle attività di Al-Qaida in Siria, indica una nota odierna del MPC.

L’imputato viene accusato di aver intervistato un membro del vertice dell’organizzazione jihadista Jaysh al-Fath (“Esercito della Conquista”), cui fa capo anche la branca siriana di Al-Qaida, Jabhat al-Nusra (“Fronte per il sostegno”).

L’apertura del procedimento – avvenuta il 9 dicembre scorso con il sostegno di Fedpol – attesta il perseguimento penale sistematico dis tutte le persone che in Svizzera tentano di partecipare al terrorismo jihadista o di sostenere quest’ultimo con mezzi di propaganda, prosegue il MPC. Contattato dall’ats, il MPC ha indicato di non poter fornire ulteriori informazioni sulla persona al centro dell’inchiesta.

L’IZRS, presieduto dal biennese Nicholas Blancho, si è da parte sua limitato a indicare su Twitter che prende atto del procedimento penale aperto nei confronti di uno dei suoi membri e annuncia una conferenza stampa per lunedì a Berna.

Altri procedimenti in corso

Sono attualmente 46 i procedimenti penali inerenti il terrorismo jihadista pendenti davanti al MPC. Si tratta principalmente di casi di sospetto sostegno propagandistico a organizzazioni terroristiche.

Il 16 ottobre scorso è stata inoltre promossa l’accusa al Tribunale penale federale di Bellinzona nei confronti di quattro cittadini iracheni, tra i 29 e i 34 anni, per titolo di partecipazione o sostegno a un’organizzazione criminale ai sensi dell’articolo 260ter del Codice penale svizzero. I quattro sono accusati in particolare di aver preparato un attentato terroristico.

Nel 2014, sulla base dell’accusa del MPC, il Tribunale penale federale aveva già condannato due persone per sostegno a un’organizzazione criminale e istigazione pubblica alla violenza (propaganda in Internet a sostegno di una rete terroristica) a pene di detenzione con e senza la sospensione condizionale.

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