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Museo di San Gallo restituisce pezzi d’arte rubata da nazisti

I due pezzi dati agli eredi dal Museo di San Gallo. sda-ats

(Keystone-ATS) Il Museo storico e etnografico di San Gallo (HVM) ha restituito agli eredi di una collezionista ebrea due pezzi del proprio inventario risultati oggetti d’arte rubati dai nazisti.

Si tratta di due velieri in argento del XVII secolo, parte della collezione donata dallo spedizioniere Giovanni Züst (1887-1976).

Il museo sangallese sottolinea in una nota odierna di aver applicato i principi della Conferenza di Washington del 1998 relativi alle opere d’arte confiscate dai nazisti.

Dal 2010 l’HVM sta esaminando la provenienza del suo inventario, concentrandosi finora soprattutto sulla sua collezione di oggetti etnografici. Il progetto di esposizione “Giovanni Züst – argenti, antichità e dipinti” (2017/2018) è stata occasione di prendere in considerazione la serie di 140 oggetti in argento ricevuti nel 1967 da Züst.

Lo spedizioniere con radici a Basilea, dove era nato nel 1887, e Appenzello ha regalato la sua vasta collezione d’arte alla città renana, a Rancate, dove si era trasferito nel 1930 ed è morto nel 1976, e a San Gallo.

I due oggetti ora restituiti originariamente appartenevano a Emma Budge (1852-1937) collezionista e mecenate ebrea di Amburgo, che possedeva circa 2000 oggetti fra mobili, tessili, sculture, gioielli, dipinti, porcellane, maioliche e ventagli.

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