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Naturalizzazione agevolata 3a generazione: sì da comitato borghese

(Keystone-ATS) È necessario dare ai giovani di terza generazione la possibilità di partecipare alla vita sociale e politica della Svizzera, con tutti i doveri e i diritti che ciò comporta. Lo hanno sostenuto oggi a Berna rappresentanti dei partiti borghesi.

Per questo motivo PLR, PPD, PBD e Verdi liberali sono favorevoli alla naturalizzazione agevolata degli stranieri di terza generazione in votazione il prossimo 12 febbraio.

Tutti gli oratori hanno sottolineato che l’ottenimento del passaporto rossocrociato non è un regalo e occorre rispettare alcuni criteri cumulativi: “i giovani devono provare che i loro nonni e genitori hanno vissuto in Svizzera e che loro stessi hanno frequentato le scuole obbligatorie per almeno cinque anni, ha spiegato il “senatore” Philipp Müller (PLR/AG).

Inoltre, le richieste di naturalizzazione non possono essere depositate dopo il compimento dei 25 anni. “Questo giro di vite è stato introdotto per evitare che il candidato possa schivare i suoi futuri obblighi militari”, ha aggiunto l’argoviese.

“Non si tratta di una svendita del passaporto rossocrociato”, gli ha fatto eco Yannick Buttet (PPD/VS), il quale si era opposto nel 2004 al progetto di naturalizzazione automatica degli stranieri di terza generazione. “Con l’attuale decreto federale si vuole semplicemente permettere a tali giovani, che potrebbero in ogni caso ottenere la cittadinanza elvetica, di beneficiare di una procedura meno lunga e costosa”.

Dal canto suo, Rosmarie Quadranti (PBD/ZH) ha sottolineato che non vi sarà una naturalizzazione di massa: “uno studio dell’Università di Ginevra stima che vi saranno solamente 2300 richieste annue”. Inoltre, i giovani interessati sono “per il 60% italiani e per il resto soprattutto spagnoli e portoghesi che hanno frequentato le stesse scuole, gli stessi apprendistati o giocato negli stessi club calcistici dei loro vicini svizzeri”.

Per questi motivi, Beat Flach (Verdi liberali/AG) ha invitato a nome del comitato borghese a votare “sì” il prossimo 12 febbraio a “un progetto equilibrato, sostenuto da Parlamento, Consiglio federale e Cantoni”.

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