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Navalny: Cremlino, assurdo accusare la Russia

Sezioni dei tubi che costituiranno il gasdotto Nord Stream 2. KEYSTONE/EPA/FELIPE TRUEBA sda-ats

(Keystone-ATS) Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha definito “assurdo” accusare lo Stato russo per il presunto avvelenamento di Aleksey Navalny, il principale avversario politico del presidente Vladimir Putin.

“I tentativi di associare in qualche modo la Russia a ciò che è avvenuto sono inaccettabili per noi, sono assurdi”, ha detto Peskov.

Peskov ha poi dichiarato che Mosca non vede attualmente alcun rischio che la Germania possa bloccare la costruzione del gasdotto Nord Stream 2. Quando gli è stato chiesto di commentare le dichiarazioni di alcuni politici tedeschi che chiedono di sospendere l’attuazione del progetto, Peskov ha osservato che il Cremlino sta prendendo nota di queste dichiarazioni: “Ora vediamo che per ciascuna di queste nuove affermazioni ne compaiono due che parlano dell’assurdità di tali proposte”, ha detto il portavoce del leader russo, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa ufficiale russa Tass.

“È troppo presto per dire quali saranno le conseguenze” del caso Navalny, ha dal canto suo indicato Steffen Seibert, portavoce del governo della cancelliera Angela Merkel, rispondendo alle domande in conferenza stampa oggi a Berlino. Seibert ha spiegato che il “processo” avviato, alla luce dei risultati sull’avvelenamento del dissidente russo, abbia bisogno di “un tempo necessario”. Merkel “ha espresso le sue aspettative al governo russo” per un chiarimento sul caso, e Berlino si consulta con i partner della Nato e dell’Ue per una “reazione comune”.

Merkel considera anche Nord Stream 2

Merkel comunque non esclude conseguenze sul gasdotto Nord Stream 2, ha poi affermato Seibert rispondendo a una domanda specifica. “La cancelliera ritiene sbagliato escludere qualcosa”, ha risposto Seibert a chi gli ha chiesto se Merkel escluda un impatto sul gasdotto. Il portavoce ha rimandato ancora una volta al tempo necessario per una reazione russa e per una risposta comune dei partner dell’Ue e della Nato.

Seibert ha inoltre tenuto a replicare ad alcune “rappresentazioni” di stampa del gasdotto: “È stato descritto come un progetto tedesco”, ha affermato, ma dietro c’è un consorzio che coinvolge imprese di diversi Paesi, ha sottolineato. Il progetto, che ha fatto molto discutere, ha una legittimazione giuridica europea, ha anche affermato, e serve a portare gas russo in Europa.

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