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NE: voto annullato, autorità si rimboccano le maniche

(Keystone-ATS) Il governo neocastellano non si lascia scoraggiare dalla decisione del Tribunale federale di annullare la votazione prevista il 3 aprile sulla riforma della fiscalità delle imprese e le strutture di accoglienza dei bambini: il Consiglio di Stato ha trasmesso oggi al Gran consiglio una proposta corredata da una clausola d’urgenza.

“La decisione del Tribunale federale non è uno schiaffo per l’esecutivo: la Corte ha svolto un’analisi giuridica che non possiamo far altro che accettare”, ha detto alla stampa il presidente del Consiglio di Stato Claude Nicati.

Dopo un incontro oggi con il presidente del Gran consiglio è stato deciso di proporre al plenum di eliminare quanto criticato dal Tribunale, ossia l’interdipendenza dei due progetti di legge, salvaguardandone al contempo il contenuto, indica il Consiglio di Stato neocastellano in un comunicato.

Qualora la clausola d’urgenza dovesse essere accettata, la proposta potrebbe essere esaminata dal legislativo la prossima settimana, nelle sedute del 29 e 30 marzo. In quest’eventualità, il popolo potrebbe pronunciarsi sulle due leggi prima delle vacanze estive.

“È infatti indispensabile che gli elettori possano decidere il più rapidamente possibile sulle due disposizioni legali, affinché gli importanti progetti in corso possano avanzare”, rileva il Consiglio di Stato.

La revisione della fiscalità delle persone giuridiche, in particolare, è considerata un elemento essenziale della politica economica del cantone. Presentando pochi giorni fa una riforma della fiscalità delle famiglie, il “ministro” delle finanze Jean Studer aveva condizionato la concretizzazione di quest’ultima all’accettazione della prima.

Nel frattempo, la Cancelleria cantonale ha provveduto ad annullare i 17’000 voti per corrispondenza già inviati dagli elettori in vista dello scrutinio del 3 aprile, la cui messa in opera è venuta a costare 120’000 franchi.

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