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Nestlé: fatturato in calo nel primo trimestre

Il coronavirus non risparmia i conti di Nestlé. KEYSTONE/LAURENT GILLIERON sda-ats

(Keystone-ATS) Il coronavirus non risparmia i conti del gigante del settore alimentare Nestlé, che sembra tuttavia reggere meglio di altri. Nel primo trimestre il gruppo ha realizzato un fatturato in calo del 6,2% su base annua a 20,8 miliardi di franchi.

A livello organico c’è stata però una crescita del 4,3% – superiore a quanto previsto dagli analisti – grazie a una situazione particolarmente dinamica nel settore America, indica il gruppo in una nota odierna. La crescita è stata più forte in marzo, quando molti cittadini hanno costituito riserve alimentari. Difficili si sono invece rivelate le cose in Cina, dove il confinamento imposto dal governo ha avuto pesanti conseguenze.

La domanda è stata forte per i prodotti di base, i piatti pronti, il caffè e gli alimenti per animali domestici. I consumatori hanno anche fatto scorta di integratori alimentari del ramo Health Science, cresciuto di oltre il 10% nel trimestre.

Anche per Nespresso le vendite sono cresciute di oltre il 10% tra gennaio e marzo in diversi mercati, anche se l’incremento complessivo è stato inferiore. In questo periodo di restrizioni, i regali sono diminuiti, ciò che ha avuto un impatto su prodotti di pasticceria.

La pandemia ha invece incrementato le vendite online del colosso alimentare vodese: +30%, ciò che rappresenta più del 10% delle vendite globali, ed è la prima volta che viene superata questa soglia.

L’azienda sottolinea che è ancora impossibile calcolare l’impatto globale del Covid-19 e proprio per questo al momento la strategia prevista per il 2020 rimane invariata. Tuttavia vengono esplorate opzioni strategiche, comprese la vendita di attività nel settore del latte di arachidi e delle conserve di riso in Cina.

Al centro dell’attenzione c’è in particolare la consociata Yinlu, che confeziona e distribuisce il marchio Nescafé nel Paese asiatico. L’anno scorso ha generato un fatturato di 700 milioni di franchi.

Secondo il CEO Mark Schneider, citato nella nota, “Nestlé ha una responsabilità in questi tempi difficili. I nostri prodotti alimentari e le nostre bevande contribuiscono al benessere, danno conforto e aiutano le persone a ristabilirsi”.

Per far fronte alla crisi economica scaturita dalla pandemia, il gruppo ha annunciato di voler sostenere i partner commerciali con varie iniziative. L’azienda ha per esempio previsto un pacchetto di aiuti da 500 milioni di franchi per i suoi clienti attivi nel settore della ristorazione.

L’iniziativa prevede l’estensione dei termini di pagamento, la rinuncia al noleggio di macchine da caffè e una gamma di prodotti gratuiti per i clienti della ristorazione, precisa il gruppo nella nota.

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