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Nuova Zelanda: identificate le prime due vittime

Fiori vicino alla moschea Al Noor di Christchurch per le 49 vittime dell'eccidio. "Questa non è la Nuova Zelanda", dice il cartello apposto. Keystone/EPA AAP/MICK TSIKAS sda-ats

(Keystone-ATS) Sono state identificate due delle 49 vittime dell’attentato a due moschee a Christchurch, in Nuova Zelanda.

Si tratta di un afghano emigrato nel Paese con i suoi due figli nel 1977, e di un rifugiato siriano che invece era arrivato con la famiglia solo qualche mese fa.

Intanto le autorità sanitarie di Christchurch hanno fatto sapere che sette feriti sono stati dimessi dall’ospedale, altri 39 stanno ricevendo le cure necessarie per ferite da arme da fuoco e 11 sono ancora in terapia intensiva.

Sono quattro le persone fermate per l’attacco a Christchurch, in Nuova Zelanda, e nessuna di queste risulta avere precedenti penali o segnalata in alcuna ‘lista nera’ nel paese o in Australia. Lo ha detto ieri sera in conferenza stampa la prima ministra neozelandese Jacinda Ardern, confermando che un uomo di nazionalità australiana è accusato di omicidio e comparirà in tribunale nelle prossime ore. L’uomo, identificato come Brenton Tarrant, 28 anni, non era noto alle autorità per violenze legate a movimenti di estrema destra.

Intanto indagini sono in corso per stabilire il coinvolgimento di altri due arrestati, mentre la quarta persona fermata è stata già rilasciata.

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