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Nuovo record procedimenti per maltrattamenti su animali, TIR

(Keystone-ATS) Nuovo record di procedimenti penali per violazione alla legge sulla protezione degli animali: l’anno scorso in Svizzera sono stati registrati 1709 casi, 257 in più rispetto al 2013. Il numero di procedimenti è quintuplicato negli ultimi 15 anni.

I dati – pubblicati come ogni anno a Zurigo dalla fondazione per i diritti degli animali (“Stiftung für das Tier im Recht” – TIR) – non stanno ad indicare un aumento dei maltrattamenti, ma mostrano che le autorità intervengono in modo più deciso.

Esistono tuttavia importanti disparità fra i cantoni: quelli più sensibili ai diritti degli animali sono Zurigo (337 procedimenti), San Gallo (245) e Berna (218). Tutti e tre dispongono di procuratori o di uffici specializzati per combattere i maltrattamenti di animali, sottolinea la fondazione.

Note positive anche per i cantoni che hanno registrato un significativo incremento dei casi. Fra questi, il canton Vaud ( 161 procedimenti), Neuchâtel (56), il Ticino (dove i casi sono passati in un anno da 40 a 56) e Basilea-Città (44).

Sulla lista dei cantoni dove “chi maltratta animali non rischia di venir perseguito” figurano invece Nidvaldo (6 procedimenti), Ginevra (7), Appenzello Interno e Uri (9). I Grigioni sono il cantone con il più marcato calo dei casi perseguiti dalle autorità, scesi negli ultimi due anni da 89 a 56.

Se si tiene conto della popolazione, Appenzello Interno è il cantone più attivo con 5,05 procedimenti ogni 10’000 abitanti. Fanalino di coda è il canton Ginevra (0,15), che risulta ben al di sotto della media svizzera (2,89).

Gran parte dei procedimenti registrati a livello nazionale hanno riguardato animali da compagnia, con 1035 casi. Altri 493 procedimenti hanno interessato animali da resa, 115 animali selvatici e 5 casi hanno riguardato esperimenti con animali da laboratorio.

Nel suo ultimo rapporto la fondazione si è interessata in particolare alla situazione dei cavalli e degli altri equini. Molte delle misure in materia di protezione degli animali si adattano male ai cavalli, che sono spesso rinchiusi all’interno di box. Se si considera che in Svizzera sono circa 150’000 le persone che praticano sport ippici, è sorprendente che non ci siano state condanne per maltrattamenti di equini, scrive la fondazione.

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