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Nuovo statuto per stranieri ammessi provvisoriamente

Adolescenti in un centro di accoglienza per profughi. KEYSTONE/URS FLUEELER sda-ats

(Keystone-ATS) Le persone ammesse provvisoriamente dovrebbero beneficiare di un nuovo statuto. Se la durata del soggiorno dovesse prolungarsi durevolmente, queste persone dovrebbero essere protette senza limiti di tempo.

È quanto propone con una mozione, che il Consiglio federale di dice disposto ad accogliere, la Commissione della istituzioni politiche del Consiglio nazionale (CIP-N). L’UDC è contraria.

Stando alla commissione, le persone di cui ci si può rendere conto rapidamente che rimarranno in Svizzera sine die dovrebbero ricevere lo statuto di “persona protetta” senza limite di tempo. Per chi necessita invece di una protezione temporanea, a causa per esempio di un conflitto nel Paese di origine, riceverebbe lo statuto di “persona da proteggere provvisoriamente”.

Al momento, tutte le persone degne di protezione che non adempiono i criteri necessari per ottenere lo statuto di rifugiato, ma non possono essere rinviate nel paese di provenienza, sono ammesse a titolo provvisorio.

Questo statuto, secondo la CIP-N, non tiene conto delle circostanze particolari che divergono sensibilmente da un caso all’altro. Per la CIP-N, invece, è possibile capire in tempi brevi che alcune persone rischiano di rimanere durevolmente in Svizzera. Queste persone potrebbero quindi godere del nuovo statuto che permetterebbe loro di avere più possibilità di successo sul mercato del lavoro.

Lo statuto di “persona protetta” potrebbe avere le seguenti caratteristiche: nessuna limitazione temporale, possibilità del raggruppamento famigliare in caso di sicurezza finanziaria sufficiente, integrazione attiva sul mercato del lavoro grazie agli uffici regionali di collocamento.

Le statuto di “persona da proteggere provvisoriamente” sarebbe invece limitato nel tempo in funzione di una situazione particolare in un Paese o in una regione. Simile statuto verrebbe periodicamente rivalutato per determinare se la protezione sia ancora necessaria. Inoltre non sarebbe possibile il raggruppamento famigliare, mentre l’inserzione nel mercato del lavoro sarebbe limitata a lavori di interesse pubblico o temporaneo (come l’agricoltura).

Nella sua risposta, il Governo si dice pronto ad accogliere la mozione della CIP-N. Una commissione di esperti in cui saranno rappresentati i Cantoni, le associazioni comunali e altri attori interessati sarà costituita per elaborare un progetto concreto.

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