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NW: niente “ciclo elementare” in alternativa a asili

(Keystone-ATS) I nidvaldesi hanno detto oggi no alla possibilità, data ai comuni, di sostituire la scuola dell’infanzia con un nuovo “ciclo elementare” di tre o quattro anni, comprendente cioè anche uno o due anni della scuola primaria.

La revisione in tal senso della legge scolastica è stata respinta dal 67,5% dei votanti. Partecipazione: 48,5%.

Il ricorso alle urne si è reso necessario a causa del referendum lanciato dall’UDC, secondo cui il sistema attuale è affidabile e il cantone della Svizzera centrale è troppo piccolo per avere al suo interno diversi modelli scolastici, per cui non sono necessari costosi esperimenti.

Secondo dati forniti dalla Conferenza svizzera dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE) all’inizio dell’anno scolastico 2014/2015 sette cantoni della Svizzera tedesca (AR, BE, GL, LU, OW, TG, UR) disponevano delle basi legali per introdurre il sistema ora bocciato a Nidvaldo, chiamato “ciclo elementare” (in tedesco Basisstufe o Grundstufe). Nel canton Zugo l’introduzione del nuovo modello è in programma per l’inizio del 2016.

Secondo quanto indica il “server svizzero per l’educazione” educa.ch, il ciclo elementare è una forma organizzativa che crea un legame maggiore tra la scuola dell’infanzia e i primi anni del livello elementare. Esso riunisce i due anni della scuola dell’infanzia con il primo anno o con i primi due anni del livello elementare.

Il passaggio tra questi livelli è attuato in modo flessibile, secondo lo stadio di sviluppo del bambino. Le classi accolgono bambini di età diversa. I docenti lavorano in gruppo col “metodo dell’insegnamento cooperativo”. Non vi è alcun taglio netto tra la scuola dell’infanzia e il livello elementare, i bambini sono avvicinati progressivamente all’apprendimento scolastico e ai fondamenti delle competenze sociali.

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