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Oceani sempre più caldi, proliferano batteri e alghe

Il riscaldamento globale, con l'aumento della temperatura degli oceani, sta facendo proliferare vibrioni, alghe tossiche e altri organismi pericolosi per l'uomo KEYSTONE/EPA/SERGEI ILNITSKY sda-ats

(Keystone-ATS) Il riscaldamento globale, con l’aumento della temperatura degli oceani, sta facendo proliferare vibrioni, alghe tossiche e altri organismi pericolosi per l’uomo.

A lanciare l’allarme è un rapporto dell’Iucn, l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, presentato al congresso mondiale alle Hawaii.

L’effetto principale, spiega il documento, è che la temperatura più alta dell’acqua fa sopravvivere i patogeni anche dove prima non resistevano. E’ l’esempio del Vibrio vulnificus, un ‘parente’ del batterio che causa il colera che è mortale fino al 48% delle volte che infetta l’uomo, e che è stato trovato 1600 chilometri più a nord del suo habitat usuale, arrivando nel mar Baltico e in Alaska.

Un’altra categoria di microrganismi pericolosi per l’uomo che stanno proliferando sono le alghe tossiche. Sono oltre 100, si legge nel documento, quelle che hanno qualche effetto negativo soprattutto dovuto alle tossine che producono, e che possono causare problemi gastrointestinali ma anche neurologici.

Anche in questo caso i danni possono derivare sia dal contatto con acque contaminate che dal consumo di pesci infetti, come nel caso dell’alga ciguatera molto comune negli allevamenti.

“La quasi totalità del calore prodotto dal riscaldamento globale causato dall’uomo dagli anni ’70, circa il 93%, è stato assorbito dall’oceano, che agisce da ‘tampone’ – spiega uno degli autori, Dan Laffoley -, ma questo ha richiesto un prezzo. Siamo stupiti dalla scala e l’estensione degli effetti sull’intero ecosistema evidenziati da questo rapporto”.

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