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Olanda: fermato web-pedofilo forse legato a suicidio Amanda

(Keystone-ATS) Si estende fino in Europa la trama del mistero che avvolge il suicidio di Amanda Todd, la ragazzina di 15 anni di Vancouver che nell’ottobre del 2012 ha messo fine alla sua vita dopo che un uomo conosciuto su internet l’aveva convinta a girare filmini hard che ha poi diffuso sui social network: la polizia olandese ha fermato un uomo di 35 anni, sospettato di essere coinvolto nella vicenda, e il Canada ha intenzione di chiederne l’estradizione.

L’uomo era stato già fermato a gennaio a Tilburg, a sud dell’Olanda, ed è sospettato di aver costretto più di dieci ragazze tra Olanda, Gran Bretagna e Stati Uniti, a realizzare pose hard davanti alle loro webcam. Per poi minacciarle di pubblicare le immagini se si rifiutavano di girare nuovi video.

Al momento è detenuto in Olanda per produzione e diffusione di pornografia infantile, frode e possesso di droga.

Ora il Canada vorrebbe l’estradizione, per capire i legami con la storia di Amanda che ha scosso le coscienze del Paese, ma l’avvocato del sospetto ha fatto sapere che il suo assistito vuole essere giudicato in Olanda: “È olandese e vuole essere giudicato dal suo sistema”, ha affermato.

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