Orologeria: esportazioni in crescita del 3,7% in gennaio

(Keystone-ATS) Dopo due mesi difficili, il 2015 è iniziato bene per l’orologeria svizzera. Le esportazioni sono cresciute in gennaio del 3,7%, a 1,64 miliardi di franchi. Lo indica oggi la Federazione orologiera (FH) in una nota.

In termini di volume, in gennaio si è invece assistito a un leggero calo, dello 0,4% a 2,2 milioni di orologi esportati. Per i prodotti in acciaio, la categoria più venduta, c’è stato un aumento delle vendite dello 0,2% a 1,15 milioni di unità, per un valore complessivo di 623,0 milioni di franchi (+8,2%).

Cresce anche l’export degli orologi realizzati con metalli preziosi, con vendite in progressione dell’1,9% a 34’600 unità, con un valore che è però risultato in calo dell’1,8% a 497,1 milioni di franchi.

Hong Kong e gli Stati Uniti si confermano essere i mercati più interessanti per l’orologeria svizzera. L’export in direzione dell’ex colonia britannica è cresciuto del 5,4% a 307,4 milioni di franchi, quello verso gli USA dell’1,8% a 182,1 milioni. Il terzo mercato, la Cina, è pure progredito, del 4,1% a 115,5 milioni.

Più in generale, la crescita delle esportazioni in ottobre è stata sostenuta dagli orologi di lusso (valore di oltre 3000 franchi): in questa categoria la crescita è stata del 13,4% in termini di volume e del 7,5% in valore.

Hanno fatto segnare una crescita anche gli orologi di un valore compreso tra 200 e 500 franchi (volume: +3,4%, valore: +5,3%). Quelli più a buon mercato sono invece risultati in calo (volume: -2,6%, valore: -0,7%). Quelli della fascia di prezzo 500-3000 franchi sono rimasti praticamente stabili in termini di volume (+0,2%), ma il valore della merce esportata è calato (del 4,8%).