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Orologeria: i negozi hanno la meglio sul digitale

Nel settore dell'orologeria l'esperienza in negozio resta essenziale. KEYSTONE/GAETAN BALLY sda-ats

(Keystone-ATS) Nonostante la crisi pandemica e il conseguente aumento del commercio online, gli acquirenti di orologi svizzeri continuano a preferire le boutique fisiche: l’esperienza in negozio resta “un elemento essenziale”, secondo uno studio di Deloitte.

Oltre il 70% dei quadri del settore sentiti per un sondaggio ha affermato che il canale “offline” dominerà in futuro. “Per un’industria che si basa principalmente sul legame emozionale che si crea quando si vede e si manipola orologi di lusso, la sfida sarà quella di combinare situazione fisica e digitale”, ha spiegato Karine Szegedi, responsabile moda e lusso prezzo Deloitte Svizzera.

Concretamente, più del 60% delle aziende sollecitate dà priorità a una strategia su più canali, che prende in considerazione l’utilizzo di negozi fisici, siti internet e social network. Questo approccio dovrebbe rivelarsi positivo nel contesto di recessione economica del settore, secondo Szegedi.

Un’ampia maggioranza (85%) rimane comunque pessimista sull’avvenire del ramo. Il crollo delle esportazioni continua dall’apparizione del coronavirus in Cina. Il calo del turismo e la diminuzione del mercato interno, a causa di passati e possibili futuri confinamenti, impediscono poi ogni segno di ottimismo.

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