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OW: due giovani gipeti liberati in natura

Tra poco in libertà (foto Pro Gipeto) Fondazione Pro Gipeto sda-ats

(Keystone-ATS) Due giovani gipeti sono stati rilasciati ieri pomeriggio nel canton Obvaldo. Verranno nutriti durante tre mesi fino a quando saranno completamente indipendenti e rinselvatichiti.

Appartengono ad una linea genetica rara e dovrebbero portare nuovo sangue nella popolazione alpina di avvoltoi barbuti, ha spiegato Daniel Hegglin, presidente della fondazione Pro Gipeto (FPG/SPB).

Sono nati tre mesi or sono nel centro per la fauna di Valcallent, in Spagna, e non sono ancora in grado di volare poiché il piumaggio non è completamente sviluppato e rafforzato.

Il maschio si chiama Johannes, mentre la femmina, per ora denominata BG960, non ha ancora un nome proprio. Si sta infatti cercando uno sponsor (30’000 franchi) per lei che le dia un nome.

I due giovani avvoltoi sono stati portati nella riserva naturale attorno al monte Huetstock, nel Melchtal, a circa 2000 metri di quota e posti in una rientranza larga una ventina di metri sotto una parete rocciosa a strapiombo. All’operazione hanno assistito circa 300 persone.

Nella stessa zona sono già stati inselvatichiti con successo altri tre gipeti femmine nel 2015 e due maschi nel 2016. I grandi rapaci (possono raggiungere un’apertura alare di tre metri e un peso di sette chili) sono ancora in peregrinazione; diventano stanziali solo quando hanno 5-7 anni e sono sessualmente maturi.

Il gipeto, noto anche come avvoltoio barbuto o avvoltoio degli agnelli, è stato reintrodotto in Svizzera nel 1987 con un programma avviato nei Paesi dell’arco alpino. Nella Confederazione sono finora stati inselvatichiti 43 avvoltoi e attualmente 14 coppie vi nidificano, soprattutto in Engadina e Vallese.

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