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Pakistan: almeno 65 morti in attentato suicida

(Keystone-ATS) YAKAGHUND – Un kamikaze a bordo di una moto ha ucciso oggi almeno 65 persone facendo esplodere una bomba a Yakaghund, nel nord-est del Pakistan. Il paese è ultimamente preda di un’ondata di attentati commessi da da talebani alleati di Al-Qaida.
L’attentato ha avuto luogo davanti agli uffici dell’amministrazione locale, nel cuore di un mercato molto frequentato del villaggio tribale del distretto di Mohmand, non lontano dalla frontiera afghana. La cittadina, secondo l’AFP, è una delle roccaforti dei talebani pakistani e dei combattenti stranieri di Al-Qaida.
“L’obiettivo non è chiaro, potrebbe essere l’amministrazione locale o i membri di un gruppo di leader tribali incaricati di negoziare la pace con i talebani, e che hanno l’abitudine di riunirsi nel mio ufficio tutti i venerdì”, ha spiegato all’AFP Rasool Khan, capo dell’amministrazione locale.
“Il bilancio è di 65 morti e 112 feriti”, ha continuato Khan, specificando che il conteggio potrebbe aggravarsi, visto che i soccorritori stanno ancora cercando di estrarre persone dalle macerie. “Pensiamo che ci siano state due esplosioni, quella del kamikaze e un’altra proveniente da un’autobomba innescata a distanza”, ha puntualizzato il capo dell’amministrazione.
La detonazione ha colpito anche un carcere, danneggiando un muro, da cui sono fuggiti 28 detenuti, ha dichiarato polizia, specificando che si tratta principalmente di delinquenti.
Il movimento dei talebani pakistani (TTP), alleato con Al-Qaida dalla sua creazione nel 2007, è considerato il principale responsabile dei 400 attentati – per la maggior parte suicidi – che hanno colpito il paese negli ultimi tre anni, provocando circa 3’500 morti.
Il governo ha promesso in settimana – senza tuttavia specificare alcuna data – una conferenza nazionale per migliorare la lotta al terrorismo. L’annuncio è stato fatto in seguito ad un doppio attentato in un mausoleo che ha provocato 43 morti e oltre 170 feriti. I talebani hanno da parte loro negato di essere coinvolti in questo doppio attentato, sottolineando che colpiscono solo l’esercito, la polizia e le autorità.

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