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Pakistan: bimba ‘blasfema’, in carcere imam accusatore

(Keystone-ATS) In un colpo di scena senza precedenti per il Pakistan, la vicenda della bambina cristiana Rimsha Masih accusata di blasfemia ha avuto oggi una svolta radicale con la decisione di un giudice di Islamabad di disporre quattordici giorni di carcere giudiziario per l’imam Khalid Jadoon, fortemente sospettato di avere manipolato le prove del caso.

Proprio quando la situazione della bimba sembrava complicarsi con continui rinvii dell’esame della sua richiesta di libertà dietro cauzione, è spuntata una testimonianza scritta di un religioso, Hafiz Mohammad Zubair, che ha apertamente accusato l’imam Jadoon di avere aggiunto pagine del Corano a quelle bruciate portategli da un abitante musulmano del villaggio di Mehrabadi, di nome Amaad.

Questa testimonianza è stata confermata anche da altre due testimoni musulmani e raccontata all’agenzia di stampa italiana Ansa dallo stesso Zubair. “Insieme ad altre due persone – ha detto – ho cercato inutilmente di impedire all’imam di manipolare le prove aggiungendo altre pagine a quelle bruciate. Per questo posso dire che “anche lui si è macchiato del reato di blasfemia”.

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