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Pakistan: HRW, abusi contro 600.000 rifugiati afghani

Pakistan: Human Rights Watch accusa "abusi contro 600.000 rifugiati afghani" (foto simbolica d'archivio). KEYSTONE/EPA ANA-MPA/ORESTIS PANAGIOTOU sda-ats

(Keystone-ATS) Il Pakistan si è reso protagonista negli ultimi mesi, a partire da luglio 2016, di “una campagna di abusi e minacce” per spingere fuori dal Paese quasi 600.000 rifugiati afghani. È quanto emerge da un rapporto pubblicato oggi dalla ong Human Rights Watch (HRW).

Nel documento di 76 pagine intitolato ‘Coercizione del Pakistan, complicità dell’Onu: Il ritorno forzato in massa dei rifugiati afghani’, HRW precisa che fra di essi vi sono anche 365.000 rifugiati registrati, e che questo fenomeno rappresenta “il più grande rientro forzato in massa del mondo di rifugiati degli ultimi anni”.

Stigmatizzando gli abusi commessi dal Pakistan e il ruolo complice dell’Alto Commissariato dell’Onu per i rifugiati (Unhcr) nel promuovere l’esodo, il rapporto assicura che i rifugiati devono affrontare in Afghanistan “il crescente conflitto armato, la violenza, l’indigenza e la precarietà della sistemazione”.

HRW sostiene infine che l’Onu e i Paesi e organismi donatori internazionali “dovrebbero esercitare pressioni sul Pakistan affinché si metta fine agli abusi, si proteggano i restanti 1,1 milioni di rifugiati esistenti e si faccia in modo che quanti si trovano in territorio pachistano fra i 750.000 rifugiati non registrati possano poter chiedere protezione”.

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