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Pakistan: mega-raid droni USA su base integralisti

(Keystone-ATS) MIRANSHAH (PAKISTAN) – Almeno dieci integralisti islamici sono stati uccisi in Pakistan da un attacco di droni (aerei senza pilota) Usa partiti dall’Afghanistan. Lo hanno reso noto responsabili della sicureza di Islamabad.
Si tratta dell’operazione di questo genere più consistente mai compiuta dagli americani, con una ventina di missili lanciati contro basi nelle zone tribali del nord-ovest del Paese, dove sono arroccati i talebani pachistani che sostengono al Qaida. “Almeno otto droni americani hanno sparato 18-20 missili contro diversi obbiettivi nel villaggio di Dattakhel, nel Waziristan del Nord – hanno riferito le autorità locali – Dieci militanti islamici sono stati uccisi”.
Abitanti della zona, che confina con l’Afghanistan, hanno riferito che sono stati colpiti un campo d’addestramento e nascondigli dei miliziani. Secondo un funzionario della sicurezza pachistana, “il bilancio definitivo dei morti potrebbe essere più alto”, viste le dimensioni dell’attacco. Tra l’altro sono stati colpiti e distrutti anche due veicoli a Datta Khel, un villaggio a una trentina di chilometri dalla più importante città del Waziristan del Nord, Miranshah. Datta Khel é ritenuto dagli Usa una roccaforte di Hafiz Gul Bahadur, un comandante talebano che ha organizzato molti attacchi oltre confine contro le forze occidentali in Afghanistan.
Gli Usa ritengono che l’eliminazione di queste enclave di miliziani nel Pakistan nord-occidentale sia vitale per dare stabilità all’Afghanistan. Ma i raid con i droni hanno portato in alcune occasioni a frizioni con Islamabad per “violazione della sovranità territoriale”. E con la popolazione locale che più volte ha denunciato vittime innocenti tra i civili.

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