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Papa: chiacchiere sono terrorismo, chi pacifica è un santo

(Keystone-ATS) Le chiacchiere fanno “terrorismo”, sono come una “bomba”. Se una persona, durante la sua vita, non fa invece altra cosa che riconciliare e pacificare “la si può canonizzare: quella persona è santa”.

Lo ha detto il Papa nella omelia a Santa Marta, di cui la Radiovaticana fornisce stralci.

Francesco ha denunciato la “malattia” di “seminare divisione e zizzania”, mentre i cristiani sono chiamati “a riconciliare e pacificare, come ha fatto Gesù”. E ha invitato a “mordersi la lingua” quando ci viene da dire una cattiveria.

“Quando noi parliamo di pace o di riconciliazione, piccole paci, piccole riconciliazioni – ha detto il pontefice, che commentava il brano della lettera ai Colossesi in cui Gesù è descritto come il riconciliatore – dobbiamo pensare alla grande pace e alla grande riconciliazione” che “ha fatto Gesù. Senza di Lui non è possibile la pace. Senza di Lui non è possibile la riconciliazione”. “Il compito nostro”, ha sottolineato papa Francesco, in mezzo alle “notizie di guerre, di odio, anche nelle famiglie” – è essere “uomini e donne di pace, uomini e donne di riconciliazione”.

“E – ha esortato il pontefice – ci farà bene domandarci: ‘Io semino pace? Per esempio, con la mia lingua, semino pace o semino zizzania?’. Quante volte abbiamo sentito dire di una persona: ‘Ma ha una lingua di serpente!’, perché sempre fa quello che ha fatto il serpente con Adamo ed Eva, ha distrutto la pace. E questo è un male, questa è una malattia nella nostra Chiesa: seminare la divisione, seminare l’odio, seminare non la pace.

“Se una persona, durante la sua vita, – ha commentato papa Bergoglio – non fa altra cosa che riconciliare e pacificare la si può canonizzare: quella persona è santa. Ma dobbiamo crescere in questo, dobbiamo convertirci: mai una parola che sia per dividere, mai, mai una parola che porti guerra, piccole guerre, mai le chiacchiere. Io penso: cosa sono le chiacchiere? Eh, niente, dire una parolina contro un altro o dire una storia: ‘Questo ha fatto…’. No! Fare chiacchiere è terrorismo perché quello che chiacchiera è come un terrorista che butta la bomba e se ne va, distrugge: con la lingua distrugge, non fa la pace. Ma è furbo, eh? Non è un terrorista suicida, no, no, lui si custodisce bene”.

“Ogni volta che mi viene in bocca di dire una cosa che è seminare zizzania e divisione e sparlare di un altro… – ha suggerito il Papa – Mordersi la lingua! Io vi assicuro, eh? Che se voi fate questo esercizio di mordersi la lingua invece di seminare zizzania, i primi tempi si gonfierà così la lingua, ferita, perché il diavolo ci aiuta a questo perché è il suo lavoro, è il suo mestiere: dividere”.

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