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Parlamento UE dice sì a tassa sulle transazioni finanziarie

(Keystone-ATS) Strasburgo soffia sul collo dei leader europei lanciando sul tavolo del vertice un sì forte e chiaro alla discussa tassa sulle transazioni finanziarie. Il Parlamento Ue ha approvato a larga maggioranza – 487 sì, 152 no e 46 astensioni – la relazione che approva, modificandola, la proposta della Commissione per l’introduzione nella Ue della cosiddetta Tobin tax.

“È una coincidenza molto felice”, ha affermato in conferenza stampa la relatrice, la greca Anni Podimata (gruppo S&D), “il Parlamento Ue invia un messaggio politico molto forte al vertice”. “Siamo a favore di una tassa su scala europea – ha aggiunto Podimata – ma ci rendiamo conto delle difficoltà che esistono in Consiglio e del fatto che si decide secondo la regola dell’unanimità (il Regno Unito ha chiaramente indicato la sua contrarietà, ndr), per questo se non ci sarà accordo a livello Ue, dobbiamo comunque andare avanti”.

Per superare i veti Strasburgo propone la via della cooperazione rafforzata. “Il sistema – insiste la relatrice – è sufficientemente sicuro per evitare rischi di evasione ed elusione e di delocalizzazione” delle società finanziarie.

In concreto, il Parlamento propone di iniziare, in attesa di un accordo globale, con “una tassa molto bassa, dello 0,02% da applicare a tutte le transazioni finanziare”, spiega Podimata. Gli Stati possono però imporre una pressione superiore in particolare, si legge nella relazione, sulle “operazioni più speculative e più destabilizzanti”. Con questa soglia minima dello 0,02% in tutta la Ue si arriverebbe comunque a raccogliere circa 57 miliardi di euro all’anno, soldi che Strasburgo vuole usare per “stimolare la crescita e la creazione di posti di lavoro” o finanziare “l’aiuto allo sviluppo e la lotta al cambiamento climatico”.

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