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Parrucchieri tradizionali sotto pressione, arriva barbiere low cost

(Keystone-ATS) I tradizionali parrucchieri sono sotto pressione in Svizzera, confrontati con la dura concorrenza di chi opera senza diploma e offrendo prezzi scontati. “I nuovi saloni a buon mercato nascono come funghi”, spiega all’ats Kuno Giger, presidente dell’organizzazione del settore CoiffureSuisse. Spesso sono gestiti da stranieri.

È difficile avere cifre precise del fenomeno. Ma stando ai dati della commissione paritetica del ramo, dei circa 12’000 saloni meno del 40% impiega personale qualificato. Tutte le indicazioni sono inoltre da prendere con le pinze, perché ad esempio non è chiaro nemmeno quale formazione abbiano i proprietari dei saloni.

Al numero indicato si aggiungono inoltre – stando a una stima riportata di recente dalla “Schweiz am Sonntag” – circa 5000 parrucchieri casalinghi, per la gran parte donne che arrotondano il bilancio famigliare.

L’evoluzione in atto mette in difficoltà le botteghe tradizionali, dove il taglio di capelli per un uomo costa oltre 50 franchi. “La lotta sui prezzi si è inasprita”, afferma Giger. In regioni di confine come il Ticino la concorrenza è particolarmente dura, ma anche nelle città vi sono sempre più parrucchieri “low cost”.

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