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Paura ad Amsterdam, auto contro pedoni ma non è terrorismo

Un'immagine del luogo dell'incidente. KEYSTONE/EPA ANP/EVERT ELZINGA sda-ats

(Keystone-ATS) Attimi di terrore ieri sera alla stazione centrale di Amsterdam quando un’auto ha travolto alcuni pedoni, ferendone otto. Una dinamica che ha subito riportato alla mente le stragi di Nizza, Stoccolma, Londra e Berlino, facendo scattare l’allarme e la paura.

Rientrati subito dopo, quando la polizia della città olandese ha spiegato che sta indagando ma non ci sono “elementi” da far supporre un atto terroristico. Si sarebbe dunque trattato solo di un incidente, causato da un automobilista, alla guida di una Peugeot scura, che si era fermato in una zona a sosta vietata. Raggiunto dagli agenti ha cercato di scappare, travolgendo i pedoni che in quel momento si trovavano davanti a lui, e ha finito la sua corsa contro un muro, prima di essere arrestato e interrogato dalla polizia che, secondo le prime ricostruzioni, non escluderebbe l’ipotesi che l’uomo abbia avuto un malore.

Ma non sono mancati i momenti di paura quando sui principali siti dei media internazionali e sui social network si è diffusa la notizia, riportando la mente ai tragici episodi targati terrorismo degli ultimi tempi: dall’ultimo, in ordine di tempo, avvenuto una settimana fa a London Bridge in cui sono morte otto persone fino alla strage sulla promenade des Anglais di Nizza, dove il 14 luglio l’anno scorso morirono 86 persone. O, ancora, alla tragedia del Mercatino di Natale di Berlino dove persero la vita 12 persone. Tutti attacchi che hanno visto protagonisti – dai camion ai suv – veicoli lanciati contro la folla.

I dettagli e le cause dell’incidente sono ancora tutti da chiarire e per ora le forze dell’ordine olandesi si sono limitate a rassicurare sul fatto che non si tratterebbe di un atto estremista, descrivendo la dinamica dell’accaduto. E fornendo il bilancio delle vittime: otto i feriti, di cui sei sono stati trasportati in ospedale. Due di loro verserebbero in condizioni critiche mentre per gli altri la brutta avventura si sarebbe conclusa solo con lievi lesioni, curate sul posto dell’incidente.

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