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Pedinamenti presso Credit Suisse, Finma vuole vederci chiaro

La Finma vuole indagare a fondo. KEYSTONE/MELANIE DUCHENE sda-ats

(Keystone-ATS) La Finma vuole vederci chiaro nella vicenda dei pedinamenti presso Credit Suisse: l’autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari ha nominato un esperto indipendente che effettuerà verifiche presso la banca.

Il caso solleva interrogativi rilevanti dal punto di vista del diritto in materia di vigilanza, si legge in un comunicato diffuso oggi. Gli accertamenti finora svolti dalla Finma verranno approfonditi con il sostegno di un incaricato indipendente. La persona in questione chiarirà in particolare temi concernenti il buon governo d’impresa, la trasmissione di informazioni e l’utilizzo di mezzi di comunicazione elettronici.

La Finma renderà noto il momento della chiusura delle indagini. Non verranno per contro fornite ulteriori indicazioni in merito al contenuto dell’inchiesta, né su una possibile data di conclusione: l’esperienza insegna che verifiche di questo tipo possono protrarsi per vari mesi, si limita ad affermare l’autorità.

Come noto in settembre aveva tenuto banco per settimane, anche sui media internazionali, la vicenda di Iqbal Khan, il top manager pedinato su ordine dell’istituto, fino a giugno responsabile della gestione patrimoniale di Credit Suisse e dal primo ottobre in forza a UBS con la stessa funzione (accanto a Tom Naratil). Questa settimana è emerso un altro presunto caso di pedinamento, quello dell’ex capo del personale Peter Goerke. La banca, che per bocca del Ceo Tidjane Thiam e del presidente del consiglio di amministrazione Urs Rohner aveva parlato della sorveglianza di Khan come di un caso isolato, ha intanto promesso nuove indagini interne ed esterne.

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