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Pedofilia: Belgio; nastri segreti inchiodano ex primate

(Keystone-ATS) BRUXELLES – Gli ex vertici della Chiesa belga sempre più nella bufera per lo scandalo pedofilia. Alcuni giornali hanno infatti pubblicato la trascrizione delle registrazioni effettuate segretamente da una delle vittime nel corso di due incontri avuti lo scorso aprile con l’ex primate belga, Godfried Danneels. Registrazioni che testimonierebbero come il cardinale abbia fatto di tutto per tentare di nascondere gli abusi compiuti dal vescovo di Bruges, Roger Vangheluwe, costretto a dimettersi la scorsa primavera dopo aver chiesto scusa alle vittime.
Sulla base delle registrazioni pubblicate dalla stampa belga, Danneels – che finora ha sempre negato di aver voluto insabbiare le vicende legate a Vangheluwe – inviterebbe con insistenza la vittima a non rivelare, a distanza di tanti anni, il suo caso, o almeno a non farlo prima dell’andata in pensione del vescovo di Bruges: “Si ritirerà il prossimo anno, e per te sarebbe meglio aspettare”, affermerebbe il settantasettenne ex primate belga rivolgendosi alla vittima, un uomo di 42 anni che all’insaputa dell’alto prelato stava incidendo l’intera conversazione su un nastro. “Non penso faresti un favore a lui e a te stesso gridando il tuo caso ai quattro venti e infangando il tuo nome”, aggiungerebbe Danneels, chiedendo esplicitamente alla vittima di accettare le scuse e mettendolo in guardia da ogni eventuale proposito di ricatto.
Stesso atteggiamento sarebbe quello tenuto da Danneels nel corso di un secondo incontro, alla presenza stavolta di un parente della vittima e dello stesso Vangheluwe: “La questione non può essere risolta – replicherebbe a un certo punto il parente al cardinale – perchè avete fatto completamente a pezzi la nostra famiglia”. La vittima ha quindi spiegato di aver voluto la pubblicazione delle registrazioni per evitare ogni accusa di voler ricattare i vertici della Chiesa belga.

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