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Pedofilia: si dimette prima donna vescovo Chiesa luterana

(Keystone-ATS) BERLINO – Maria Jepsen, la prima donna vescovo della Chiesa luterana tedesca, ha rassegnato oggi le sue dimissioni perché accusata di avere coperto un caso di pedofilia. Lo scrive l’agenzia stampa Dpa.
La Jepsen era stata accusata nei giorni scorsi di essere a conoscenza di presunti abusi sessuali su minori commessi da un prete della parrocchia di Ahrensburg (Nord), ma di non avere preso alcuna iniziativa contro il religioso.
Salgono così a tre i vescovi tedeschi (sebbene appartenenti a diverse chiese cristiane) dimessi negli ultimi mesi. A maggio, il papa Benedetto XVI aveva accettato le dimissioni del vescovo cattolico Walter Mixa, mentre lo scorso febbraio si era dimessa la ‘papessa’ Margot Kaessmann, massima rappresentante della Chiesa evangelica-luterana della Germania, per essere stata sorpresa al volante in stato di ebbrezza.
“La mia credibilità è stata messa in dubbio”, ha spiegato la Jepsen, vescovo di Amburgo, durante una conferenza stampa. “Quindi non mi sento più nella posizione di diffondere il lieto messaggio, così come ho promesso davanti a Dio e alla comunità con la mia ordinazione e secondo i principi del vescovado”.
Secondo le accuse, la donna vescovo avrebbe coperto il presunto prete pedofilo, che negli anni Ottanta avrebbe abusato sessualmente di giovani ragazzi e ragazze. La Jepsen si è difesa sostenendo di avere saputo delle accuse contro il prete solo nella primavera di quest’anno, mentre secondo indiscrezioni di stampa sarebbe venuta a conoscenza degli abusi già nel 1999.
“Una collaborazione basata sulla fiducia ha sempre avuto per me un grande significato – ha proseguito -. Non sarei stata capace e non avrei voluto fare il mio lavoro senza onestà e non avrei voluto fare il mio lavoro senza onestà e franchezza”. E poi ha concluso: “Aspetto che questi casi di abusi ad Ahrensburg e altrove vengano chiariti rapidamente e che la verità venga alla luce”.

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