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Personale sanitario: cure a domicilio diffuse in Svizzera latina

Le regioni latine della Svizzera (tranne il canton Friburgo) si contraddistinguono da quelle germanofone (ad eccezione del canton Berna e delle principali regioni urbane) per una densità di personale maggiore. KEYSTONE/GAETAN BALLY sda-ats

(Keystone-ATS) Le regioni latine della Svizzera sostanzialmente si contraddistinguono da quelle germanofone per una maggiore densità del personale attivo nelle cure a domicilio. Lo stesso divario regionale si conferma nell’analisi delle retribuzioni del personale sanitario.

È quanto indica un’analisi pubblicata oggi dall’Ufficio federale di statistica (UST) relativa al 2018.

L’indagine dell’Ufficio con sede a Neuchâtel fornisce indicazioni sull’importanza di varie funzioni sanitarie – medici, case per anziani e cure a domicilio – nel sistema e nell’economia regionale. Da un lato indica il numero di addetti presenti sul territorio, dall’altro la loro retribuzione, sempre espressa in rapporto alla popolazione residente. I dati, siano essi gli equivalenti a tempo pieno del personale o gli stipendi, sono aggregati a livello delle 42 regioni di premi di assicurazione malattie. Per le retribuzioni, l’UST considera gli stipendi e, per le imprese aventi forma giuridica di “ditta individuale”, gli utili. Per queste ultime la misurazione corrisponde a una retribuzione lorda del personale dell’azienda, indipendentemente dallo statuto, spiega l’UST nello studio.

Cure a domicilio: forte presenza in Svizzera latina

Il dato sulla rilevanza regionale delle cure a domicilio è interessante alla luce di una recente analisi pubblicata dall’assicuratore Helsana. Stando all’UST, le regioni latine (tranne il canton Friburgo) si contraddistinguono da quelle germanofone (ad eccezione del canton Berna e delle principali regioni urbane) per una densità di personale maggiore. La geografia in funzione delle retribuzioni è assolutamente analoga.

Il recente studio di Helsana, la maggiore cassa malattie della Svizzera, non si è occupato direttamente della diffusione delle cure a domicilio, ma fa intervenire questo parametro per spiegare differenze regionali nei costi della sanità. L’assicuratore ha analizzato i costi degli ultimi sei mesi di vita di 10’000 persone. La fattura media per paziente è stata di 39’160 franchi in Romandia, di 34’640 nella Svizzera italiana e di 30’910 in quella tedesca. I romandi sono stati ricoverati più a lungo, hanno consumato più medicinali e sono morti meno spesso a casa. Per spiegare il notevole divario osservato sulle due sponde della Sarine, Helsana fa riferimento anche a un maggiore ricorso alle cure a domicilio nella Svizzera tedesca.

Molti medici nel Moesano

Altri dati dell’UST non sorprendono. Così, la ripartizione dei medici in funzione del numero di abitanti rivela una concentrazione maggiore nelle zone urbane rispetto a quelle rurali. La differenza non si spiega solo con i camici bianchi attivi negli ospedali, ma anche con il ben maggior numero di studi medici.

Senza sorprese, in Ticino si osserva una netta spaccatura: a settentrione di una linea che scorre a nord di Locarno e del Bellinzonese la densità dei medici è nettamente inferiore rispetto alla regione più meridionale. Nella Svizzera italiana spiccano Mesolcina e Calanca (GR), che presentano densità di medici analoghe a quelle dell’arco lemanico o della città di Zurigo. La medesima geografia appare dall’analisi delle retribuzioni.

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