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Petroplus: i creditori chiedono 9 miliardi di franchi

(Keystone-ATS) Nell’ambito della procedura di moratoria concordataria del gruppo di raffinerie Petroplus, con sede a Zugo, si sono annunciati circa 500 creditori che hanno avanzato richieste per un ammontare totale di quasi 9 miliardi di franchi.

Attualmente sono state riconosciute circa due terzi delle pretese, ha riferito oggi il curatore fallimentare. Non è ancora stabilito quale sarà il dividendo per i creditori di terza classe, che sarà in una forchetta compresa tra il 2,92% ed il 16,6%.

I creditori di terza classe sono quelli che rimangono dopo aver riconosciuto le richieste di salariali (prima classe) e di prestazioni sociali come AVS e AI (seconda classe).

Il gruppo Petroplus nel gennaio del 2012 aveva annunciato l’impossibilità di far fronte a debiti per un ammontare di 1,75 miliardi di dollari. Prima del dissesto dava lavoro a 2500 persone nei siti di Cressier (NE, 270 dipendenti), Petit-Couronne (Francia), Anvers (Belgio), Coryton (Gran Bretagna) e Ingolstadt (Germania).

In seguito sono state avviate procedure fallimentari separate per le varie raffinerie. Per quella neocastellana e per la holding è stata concessa una moratoria concordataria.

Inattiva dalla metà di gennaio del 2012, la raffineria di Cressier nel maggio seguente è stata ceduta per 30 milioni di franchi alla Varo, impresa detenuta dal commerciante di materie prime Vitol e dalla società di partecipazioni AtlasInvest. Tutti i dipendenti hanno ripreso il lavoro nella seconda metà del luglio dello stesso anno.

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