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Picco di arrivi illegali in Ticino nel mese di giugno

Una guardia di confine ferma una persona che soggiorna illegalmente in territorio svizzero Keystone/GIAN EHRENZELLER sda-ats

(Keystone-ATS) Picco di arrivi illegali in Ticino durante la settimana appena trascorsa: dal 27 giugno al 3 luglio il Corpo delle Guardie di confine ha fermato 1’044 persone che soggiornavano illegalmente nel cantone a sud delle Alpi.

È quanto emerge dai dati provvisori pubblicati dall’Amministrazione federale delle dogane (AFD). All’inizio del mese di giugno gli arrivi illegali alla frontiera ticinese erano stati 719.

Dalle statistiche provvisorie dell’AFD risulta invece una situazione più calma nelle altre regioni di confine.

Stando a una portavoce, in Ticino non si riscontrava un numero così elevato di migranti dall’inizio dei rilevamento settimanali nel novembre 2015. Temendo un aumento di arrivi illegali con le condizioni meteo più favorevoli, le autorità federali avevano comunque già rafforzato la presenza di guardie di confine alla frontiera ticinese.

Per quanto riguarda le 1’044 persone che soggiornavano illegalmente in Ticino durante la scorsa settimana, la metà (529) proveniva dall’Eritrea. Seguono l’Etiopia (92), la Nigeria (63) e la Somalia (43). A titolo di paragone nella prima settimana di giugno, i migranti giunti dall’Eritrea erano stati 246, quelli dalla Somalia 94 e dall’Etiopia 35.

Dalle statistiche emerge, infine, che circa la metà (504) delle persone non soddisfacevano i requisiti dell’area Schengen e dovranno essere rinviati verso l’Italia.

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