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Piccoli ritocchi al programma di legislatura

(Keystone-ATS) Nell’ambito di una sessione speciale di due giorni, il Consiglio nazionale ha affrontato oggi l’esame del Programma della legislatura 2011-2015 del Consiglio federale. La proposta dell’UDC di rinviare il progetto al mittente è stata bocciata con 125 voti contro 43.

Durante l’esame dettagliato, che proseguirà domattina, i grandi orientamenti politici proposti dal governo non hanno subito modifiche di rilievo.

L’Esecutivo proponeva sei linee direttive, 26 obiettivi e 89 provvedimenti concreti, tra cui l’abbandono del nucleare, l’aumento del bilancio militare, la riforma fiscale ecologica e la 12.ma revisione dell’AVS.

Solo l’UDC si è opposta categoricamente al programma. Un piano deve servire a raggiungere obiettivi chiari e misurabili. Orbene – ha criticato Christoph Blocher (UDC/ZH) – questo programma non è altro che un elenco di quanto le unità amministrative sono tenute a fare. Occorrono priorità – ha aggiunto – che qui non ci sono. La proposta di rinvio è stata seccamente respinta, in quanto considerata una manovra dilatoria che farebbe perdere altro denaro al contribuente.

Chiamata a pronunciarsi su decine di emendamenti, la Camera del popolo ha aggiunto una settima linea direttiva in favore dell’uguaglianza dei sessi. Con 104 voti contro 69, il Nazionale ha deciso che la Svizzera dovrà garantire l’uguaglianza – nei fatti – tra uomini e donne, in particolare nei settori della famiglia, della formazione, del lavoro, ma anche dell’età di pensionamento.

Il segnale in favore dell’uguaglianza ha avuto un risvolto amaro per lo schieramento rosso-verde, che ha inutilmente cercato di stralciare la citazione relativa al pensionamento. Non vi è motivo di far lavorare le donne più a lungo – ha sostenuto Valérie Piller Carrard (PS/FR) – fintanto che sussisterà la discriminazione salariale nei loro confronti.

Tutto ciò equivale a far rientrare dalla porta di servizio un aumento dell’età pensionabile che il popolo aveva bocciato nell’11.ma revisione dell’AVS. Il Consiglio federale si è allineato alla nuova linea direttiva. Da 20 anni, la Confederazione s’impegna in favore dell’uguaglianza, ha ricordato Eveline Widmer-Schlumpf.

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