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PIL svizzero calato dello 0,1% nel secondo trimestre 2012

(Keystone-ATS) L’economia svizzera a sorpresa ha registrato una lieve contrazione dello 0,1% nel secondo trimestre, rispetto ai primi tre mesi dell’anno. Il dato pubblicato stamane dalla Segreteria di Stato dell’economia (SECO) è peggiore delle attese degli analisti. Quelli interrogati dall’agenzia Reuters in media avevano pronosticato un +0,2%.

La crisi dell’euro e il raffreddamento della congiuntura in alcuni paesi asiatici hanno avuto ripercussioni negative sulla Svizzera, ha commentato Bruno Parnisari, responsabile della congiuntura presso la SECO.

Su base trimestrale il Pil era progredito dello 0,5% nei primi tre mesi dell’anno (tasso riveduto al ribasso dal precedente +0,7%). Rispetto al periodo aprile-giugno del 2011, il Pil è tuttavia in crescita dello 0,5%, ma meno rispetto al tasso d’espansione fatto registrare su base annua nei primi tre mesi (+1,2%). Gli analisti avevano previsto un incremento dell’1,6% nel secondo trimestre. Visto il rallentamento, i pronostici della SECO di un tasso di espansione dell’1,4% per l’intero anno potrebbero essere riveduti, ha indicato Parnisari.

Nel secondo trimestre di quest’anno, le esportazioni di merci (-0,7% sul primo trimestre) e servizi (-0,9%) hanno avuto un impatto negativo. Stimoli sono invece giunti dai consumi privati (+0,3%) e pubblici (+1%).

L’export ha evidenziato sviluppi negativi nella maggior parte dei comparti. Soltanto le esportazioni di strumenti di precisione, orologi e veicoli hanno fatto registrare un’evoluzione positiva.

Complessivamente gli investimenti hanno segnato il passo: per i macchinari e gli impianti risulta una flessione dello 0,9% da un trimestre all’altro, mentre per le costruzioni si ha un incremento dell’1%.

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