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PLR scontento del Rapporto di politica di sicurezza

(Keystone-ATS) BERNA – Dure critiche del PLR a Ueli Maurer e al suo rapporto di politica di sicurezza. Con rinvii, ritardi e dichiarazioni affrettate, il ministro della difesa sta “giocando col fuoco” con la sicurezza svizzera, hanno sottolineato oggi in una conferenza stampa a Berna alcuni rappresentanti liberali-radicali. Secondo loro, “tutto ciò deve finire”.
Il PLR si aspettava un documento conciso, con indicazioni precise, ha dichiarato la consigliera nazionale Corina Eichenberger (AG). Il risultato è invece stato un’offerta di proposte, nella quale ciascuno può scegliere ciò che meglio gli aggrada, ha aggiunto. “Il rapporto è aperto a ogni desiderio”.
La lista delle lacune ravvisate dal PLR inizia con un’analisi delle minacce non ben definite. Senza quest’analisi – sostengono i radicali – non è possibile ottenere una visione chiara, fissare priorità e pianificare i mezzi necessari. Corina Eichenberger ha sottolineato che “fintanto che questi elementi non saranno ben definiti, non si possono fissare né la missione dell’esercito, né la sua dimensione, né il suo equipaggiamento”.
Inoltre, si trascura il terrorismo quale minaccia più probabile della sicurezza in Svizzera. Lo stesso dicasi delle relazioni con la politica europea in questo campo e con altre istituzioni che operano in questo ambito. Il PLR punta il dito contro il ministro della difesa Maurer che, “al posto di proporre soluzioni concrete, si limita a indicare i problemi”, ha aggiunto Peter Malama (BS).

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