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Podemos in marcia su Madrid, “vogliamo cambiamento”

(Keystone-ATS) La sinistra radicale spagnola è scesa in piazza oggi per gridare che “il cambiamento è possibile”: circa centomila persone hanno sfilato per le strade di Madrid sotto le bandiere di Podemos, il movimento anti-austerity che potrebbe dare un’altra scossa al panorama politico europeo, vincendo le elezioni in programma a fine anno, sulla scia del successo di Syriza in Grecia.

Il corteo – formato da decine di migliaia di persone arrivate da tutta la Spagna – è partito nella tarda mattinata dalla centrale Plaza Cibeles per poi convergere a Puerta del Sol, tra striscioni repubblicani e greci e slogan come “politici, la gente si sta svegliando”, o “finirà il tempo del Psoe”, fino al più curioso “tic toc”, per scandire il conto alla rovescia che potrebbe portare Podemos alla guida del Paese, come rivelano gli ultimi sondaggi, al termine di un decisivo anno elettorale: le comunali e le regionali il prossimo 24 maggio e sopratutto le politiche a novembre.

In piazza c’era lo stato maggiore del partito nato dal movimento degli Indignados (che dal 2011 protestano contro il governo di fronte alla grave crisi economica) e che ha ottenuto un primo grande successo alle ultime europee, con un sorprendente 8%. Su tutti, il suo leader carismatico, Pablo Iglesias: “Oggi sogniamo di far diventare il nostro sogno realtà nel 2015, che sarà l’anno del cambiamento in cui sconfiggeremo il Partito Popolare alle elezioni”, ha scandito alla folla il 36enne con un passato da sindacalista, evocando l’esempio di Alexi Tsipras, leader della sinistra greca che ha appena ottenuto la premiership nel suo Paese, annunciando la fine delle politiche di austerità imposte da Bruxelles. Una “truffa”, secondo Iglesias, che ha aggiunto: “la sovranità non è a Davos”, tra coloro che “viaggiano in jet”, ma tra i “senza tetto, i malati, i truffati e tutti coloro che hanno subito le conseguenze più devastanti di questa crisi”.

Il corteo, promosso da Podemos alcune settimane dopo la sua costituzione come partito politico organizzato, non portava con sé una rivendicazione specifica nei confronti del governo. L’obiettivo era di riunire cittadini, sostenitori e membri di altre organizzazioni politiche per una dimostrazione di forza in vista delle prossime elezioni, che per la prima volta potrebbero sancire la fine del bipolarismo storico tra i popolari e i socialisti.

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