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Politica di sicurezza sarà attualizzata

Il Parlamento potrà esprimersi a fine anno sulla strategia del Consiglio federale in materia di sicurezza KEYSTONE/ALESSANDRO DELLA VALLE sda-ats

(Keystone-ATS) Il Parlamento potrà esprimersi a fine anno sulla strategia del Consiglio federale in materia di sicurezza. Il governo ha deciso oggi di attualizzare il suo rapporto in base agli sviluppi degli ultimi mesi.

Il documento terrà anche conto delle critiche emerse durante la consultazione.

La versione definitiva del Rapporto sulla politica di sicurezza della Svizzera sarà adottato in agosto. Nel suo progetto iniziale, presentato lo scorso novembre, il governo non intendeva cambiare gli orientamenti strategici della difesa.

La strategia perseguita dalla Svizzera veniva imperniata su tre concetti ritenuti “fondamentali”: autonomia, cooperazione e impegno. Gli ultimi mesi hanno però nuovamente mostrato quanto la situazione sia vulnerabile e imprevedibile. Il Consiglio federale ha pertanto deciso di aggiornare e adeguare puntualmente il progetto di rapporto.

Durante la consultazione, sono stati chiesti chiarimenti in materia di migrazione e terrorismo. Il fatto che la migrazione non rappresenti di per sé una priorità nella politica di sicurezza non è stato contestato, malgrado alcune eccezioni.

Per contro, quasi tutte le cerchie consultate hanno domandato un aggiornamento della descrizione dei movimenti migratori e delle loro conseguenze. La maggior parte crede, in questo contesto, che la situazione sia ancora una volta peggiorata e che si dovrebbe tematizzare di più i problemi che colpiscono l’Unione europea, ad esempio l’accordo di Schengen.

Diversi cantoni vogliono anche maggiori informazioni concrete sulle misure da prendere per lottare contro il terrorismo e l’estremismo violento. L’esercito potrebbe essere coinvolto, quale ultima ratio, quando le minacce sono particolarmente intense. È inoltre richiesta una migliore presa in considerazione della cybercriminalità.

Dai partiti il rapporto è stato accolto in modo molto contrastato. Il PPD e il PBD sostanzialmente lo sostengono. L’UDC vuole più attenzione alle questioni di indipendenza e neutralità. Il PLR emette riserve circa l’indipendenza. Il PS chiede invece un maggiore sviluppo della cooperazione internazionale.

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