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Premio Watt d’Oro 2010 a cinque progetti, di cui uno ticinese

(Keystone-ATS) BERNA – Cinque progetti svizzerotedeschi e uno ticinese ricevono domani uno dei “Watt d’Oro 2010” attribuiti per la quarta volta dall’Ufficio federale dell’energia (UFEN). Con questi premi viene ricompensato il loro contributo a favore di uno sfruttamento sostenibile dell’energia.
Nella categoria “società” il riconoscimento va all’azienda dell’acqua potabile di Gordola. Invece di investire milioni di franchi per una nuova rete di acqua potabile, il Comune ha preferito riparare le falle nella rete esistente e lottare contro i picchi di consumo. L’acqua così economizzata equivale a un risparmio energetico – per il pompaggio e il riscaldamento – pari al consumo annuale di 200 economie domestiche.
Nella sezione categoria “energie rinnovabili” viene onorata la SwissFarmerPower di Inwil (LU), il più grande impianto di produzione di biogas in Svizzera. Al finanziamento dell’installazione, costata 22 milioni di franchi, hanno partecipato 72 agricoltori.
Nella categoria “tecnologie energetiche”, l’UFEN premia una centrale elettrica che utilizza l’energia scaturita dalla decompressione del gas per alimentare la rete a bassa pressione dei clienti. Invece di lasciar disperdere questa energia, l’impianto situato a Oberbuchsiten (SO) produce elettricità per 1’200 economie domestiche, quasi senza emettere CO2.
L’UFEN ricompensa infine una tecnologia di “motore ibrido pneumatico” messo a punto dal Politecnico federale di Zurigo – una prima mondiale che permette di risparmiare fino al 30% di energia – e la ristrutturazione di un vecchio edificio a Basilea, che produce più energia termica di quanta ne consumi.
Complessivamente sono passati al vaglio della giuria sessanta progetti. I “Watt d’Oro 2010” verranno consegnati ai vincitori domani pomeriggio dalla presidente della giuria, la consigliera nazionale ticinese Chiara Simoneschi-Cortesi, e dalla presidente del Consiglio nazionale Pascale Bruderer, pure membro della giuria.

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