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Presidente Politecnici intende aumentare tasse di iscrizione

(Keystone-ATS) Il piano di risparmi del Consiglio federale mette in pericolo la posizione dominante della Svizzera per quanto riguarda la formazione, la ricerca e l’innovazione.

Il presidente del Consiglio dei politecnici federali, Fritz Schiesser, sta valutando la possibilità di aumentare le tasse di iscrizione per ovviare ai tagli.

L’ultimo vero e proprio aumento delle tasse risale a venti anni fa, ha dichiarato in un’intervista pubblicata da “Tages-Anzeiger” e “Bund”. Attualmente i “Topstudium EPF” costano 100 franchi al mese; “possiamo aspettarci un contributo maggiore dagli studenti”.

I politecnici di Losanna e Zurigo, come anche i quattro centri di ricerca federali dovranno contribuire al programma di risparmi per il periodo 2017-2020. La somma esatta non è ancora stata fissata.

Per gli anni 2015 e 2016, il budget per i politecnici è già stato ridotto di 160 milioni rispetto al piano finanziario della Confederazione. Secondo Schiesser, i fondi concessi da Berna aumenteranno solo dell’1,5% invece del 3,5%. “Per mantenere la qualità abbiamo bisogno di un incremento del 2,5%.”

La formazione e la ricerca risultano pesantemente penalizzate. “Questo mette in pericolo la posizione dominante della Svizzera in questi settori”, secondo Schiesser. La Svizzera inoltre potrebbe essere considerata come “Stato terzo” nel programma di ricerca europeo “Orizzonte 2020”, anche se il presidente dei politecnici crede ancora che sia possibile giungere a una soluzione. In caso contrario, gli istituti svizzeri di ricerca non riceverebbero finanziamenti. “Peggio: il nostro Paese risulterebbe meno attrattivo per l’élite della ricerca internazionale” e non sarebbe possibile garantire il ricambio contando sui migliori elementi.

Il Consiglio dei politecnici sta studiando diversi piani di risparmio e vuole continuare a investire nei principali settori di ricerca, anche se la Confederazione congela i finanziamenti. “Dovremo vedere se gli aumenti salariali sono ancora possibili”. Ristrutturazioni, nuove costruzioni e manutenzioni sono state bloccate o differite.

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