Presidente PS Levrat critica aspramente ministro Schneider-Ammann
(Keystone-ATS) Il ministro dell’economia Johann Schneider-Ammann rimane a guardare passivamente lo scomparire dell’industria svizzera. È la critica espressa oggi dal presidente del PS Christian Levrat in un’intervista al Blick.
Il presidente della Confederazione – soprannominato in Romandia “Johann Schneider-en-panne” – soffre di un blocco psicologico, non fa assolutamente nulla per affrontare le sfide economiche delle Svizzera e celebra il “puro laisser faire”, afferma il presidente del PS. Il “rifiuto” di agire del consigliere federale Schneider-Ammann è puramente ideologico e avrà conseguenze catastrofiche, secondo Levrat.
Il problema di Schneider-Ammann è che, facendo riferimento alla politica economica in Francia, respinge qualsiasi proposta, sottolinea il presidente dei socialisti. Tra l’interventismo dello Stato “alla francese” in ambito economico e il “laisser faire” di Schneider- Ammann, ci sono però sensate vie di mezzo, sulle quali si dovrebbe discutere, puntualizza Levrat. Il PS chiederà perciò nella sessione primaverile un dibattito urgente sulla cancellazione di posti di lavoro e sulla deindustrializzazione, aggiunge.
Levrat considera anche problematico il fatto che la Confederazione non abbia voce in capitolo nella vendita di ditte elvetiche a stranieri. Forse occorrerebbe un’approvazione per acquisizioni e investimento in importanti settori. Il presidente del PS cita quale esempio l’accordo per rilevamento del gruppo agrochimico basilese Syngenta da parte di una impresa cinese. Schneider-Amman ha approvato l’accordo, mentre “gli Stati Uniti, che hanno una commissione per questo genere di casi stanno esaminando l’acquisizione attentamente. “Non è curioso?”, ha detto Levrat.
Il presidente del PS fa anche un confronto con la crisi finanziaria del 2008. All’epoca il Consiglio federale aveva deciso di reagire e aveva elaborato una strategia per la piazza finanziaria, che è risultata fruttuosa. Ora ne occorre una industriale per sostenere le imprese che soffrono della vacillante congiuntura e del rafforzamento del franco.
