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Presidenza UDC: Martullo non interessata, ma guiderà successione

Chiamata a trovare la persona giusta. KEYSTONE/GIAN EHRENZELLER sda-ats

(Keystone-ATS) La consigliera nazionale Magdalena Martullo-Blocher non è interessata a subentrare ad Albert Rösti alla presidenza dell’UDC, ma sarà alla guida del processo di scelta del successore.

In un’intervista pubblicata oggi dal Tages-Anzeiger, la 50enne spiega che, quale imprenditrice e deputata federale, le manca il tempo per assumere la funzione. Ma in qualità di vicepresidente dell’UDC svizzera spetterà a lei cercare la personalità che sostituirà Rösti.

Questa “dovrà conoscere bene i cantoni e le diverse culture”. È quindi richiesta la padronanza sicuramente di tedesco e francese, “ma sapere italiano e romancio sarebbe naturalmente pure bello”. La persona in questione dovrà avere grandi capacità di leadership, essere presente nelle sezioni cantonali, aiutare, sostenere, ma anche avere polso fermo: “a volte è necessaria pure durezza”, spiega Martullo-Blocher.

In un partito che rappresenta un largo spettro di popolazione, dal professore al contadino, il nuovo presidente o la nuova presidente dovrà essere in grado di parlare a tutto l’elettorato, sia esso di campagna o più urbano. “Per fare un esempio: anche Toni Brunner, un tipico rappresentante delle campagne, è stato in grado di mobilitare molto bene i simpatizzanti nelle città”. I temi cardini dell’azione politica dovranno essere quelli della previdenza, dell’accordo quadro con l’Ue e dell’immigrazione.

Secondo la figlia dell’ex consigliere federale Christoph Blocher, si tratterà anche di rafforzare le strutture di un partito cresciuto rapidamente negli ultimi anni. Riguardo alla questione di una eventuale remunerazione – attualmente la carica di presidente non è retribuita – la Ceo e azionista di maggioranza di Ems-Chemie mostra scetticismo. Ma fa sapere che ai vertici del partito la questione sarà nuovamente discussa.

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