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Presunto accordo con OLP: al via commissione di inchiesta

(Keystone-ATS) È operativo il gruppo di lavoro incaricato di esaminare la fondatezza delle affermazioni concernenti un supposto accordo segreto concluso negli anni Settanta tra Svizzera e Organizzazione per la liberazione della Palestina (OLP).

Lo annuncia in un comunicato il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE). Della commissione di inchiesta, capeggiata dallo stesso DFAE, fanno parte rappresentanti del Dipartimento di giustizia e polizia, della Difesa, nonché esponenti dell’Archivio federale svizzero e del Ministero pubblico della Confederazione.

Nel quadro della sua seduta settimanale del 27 gennaio, si legge nella nota, il Consiglio federale ha esaminato le affermazioni e le accuse contenute nel libro “Schweizer Terrorjahre” del giornalista Marcel Gyr, secondo il quale l’intesa segreta sarebbe stata concordata nel settembre del 1970 dall’allora consigliere federale Pierre Graber (PS) – senza chiedere il parere dei colleghi di governo – in un incontro col responsabile degli affari esteri dell’OLP, Farouk Kaddoumi.

In quel periodo la Svizzera era finita nel mirino del terrorismo palestinese: il 21 settembre del 1970, in particolare, una bomba fece schiantare a terra un velivolo della Swissair a Würenlingen (AG), provocando la morte delle 47 persone a bordo.

La commissione di inchiesta dovrà ora chiarire se veramente venne concluso quell’accordo. Dovrà anche stabilire se le indagini delle autorità penali della Confederazione avviate dopo l’attentato di Würenlingen vennero svolte in modo approfondito.

L’esistenza dell’intesa con l’OLP, al fine di proteggere la Svizzera dagli attentati palestinesi, è stata messa in dubbio da autorevoli storici. L’ex Segretario di Stato Franz Blankart, allora in carica, ha affermato dal canto suo in alcune interviste che la Svizzera non ha mai firmato accordi di questo tipo. Le conclusioni dell’inchiesta verranno pubblicate a fine aprile.

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